Progettisti europei, prospettive di lavoro

Avviare un’impresa, realizzare progetti di ricerca, lavorare per amministrazioni locali e nazionali, essere consulente per società o per organizzazioni no profit. Questi alcuni degli sbocchi che l’aspirante “progettista europeo” può trovare. Figura professionale che incuriosisce sempre di più i giovani, a prima vista, appare poco definita: non esiste un albo professionale, e molto diversi possono essere i percorsi da intraprendere per diventare progettista. Girando su internet non è difficile notare un vero e proprio business in questo campo. Esistono corsi di formazione privati ma anche presso le istituzioni.

Una volta intrapreso il percorso, la vita dei progettisti non è certo facile. Districarsi tra le informazioni, relative ai finanziamenti Ue, nei siti delle istituzioni comunitarie rimane ancora un’impresa ardua. Il campo dei finanziamenti europei è decisamente vasto e riguarda diversi settori dalla cultura all’impresa, alla ricerca, all’ agricoltura, ognuno con un proprio bando, proprie scadenze. I finanziamenti sono suddivisi tra diretti e indiretti. I primi sono gestiti dalla Commissione Europea, destinati in genere a progetti per le università, società e imprese. Quelli indiretti strutturali o di coesione (l’80% del bilancio Ue) sono affidati agli stati membri, attraverso le regioni, con accordo di programma con la Commissione Ue ( http://europa.eu/about-eu/funding-grants/index_it.htm ). La strategia Horizon 2014-2020 riunisce tutti i bandi di cultura, ricerca e innovazione: dall’Erasmus a Europa Creativa, dall’agricoltura ai fondi per le piccole e medie imprese (COSME) http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/index.html.

Un aiuto a capire la burocrazia Ue per presentare i progetti può arrivare dal punto di riferimento nazionale APRE, Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/) che assiste gratuitamente o può rispondere a dubbi dei progettisti. La vera difficoltà arriva al momento della stesura dei progetti: generalmente si sente parlare dei fondi europei quando si parla dell’incapacità del nostro Paese di utilizzarli. Se l’Italia è tra i primi posti per quanto riguarda l’uso di fondi diretti, stanziati dalla Commissione Ue, lo stesso non si può dire per i finanziamenti i cui bandi vengono affidati alle regioni. In quest’ultimo campo, secondo i dati Eurispes dell’aprile 2014, l’Italia deve ancora spendere, entro la data limite del 31 dicembre 2015, più della metà dei finanziamenti affidati alle regioni del settennato 2007-2013. La cifra è considerevole: 14,39 miliardi di euro (http://www.eurispes.eu/content/l%E2%80%99italia-met%C3%A0-le-occasioni-perdute-fondi-ue-ancora-da-spendere-pi%C3%B9-della-met%C3%A0-delle-risorse).

Questo mancato utilizzo viene spesso addebitato a incapacità e incompetenze, ma secondo alcuni addetti ai lavori sarebbe piuttosto riconducibile alla poca trasparenza e alla gestione clientelare dei bandi. << Lo spreco dei fondi a livello locale – commenta Marcello Missaglia consulente in progettazione europea e lobby presso le istituzioni Ue- colpisce soprattutto i giovani che potrebbero avere opportunità lavorative nella realizzazione di questi piani strutturali settennali >>.

Irene Giuntella

Expo 2015, relazioni economiche e turistiche tra Italia e Belgio

expo_2015_logo1“Made of Italians”, Expo 2015 non si dimentica degli emigranti italiani. Promozioni e vantaggi per richiamare i connazionali residenti all’estero a riscoprire le proprie origini e il Bel Paese. È uno dei progetti di Expo 2015 (http://madeofitalians.expo2015.org/) che si terrà a Milano tra maggio e ottobre 2015 e sottolineato durante la presentazione dell’esposizione a Bruxelles, organizzata dalla Camera di Commercio Italo-Belga e l’Ambasciata italiana, a cui hanno partecipato Piero Galli Direttore di Expo, Alfredo Bastianelli, Leo Delcroix, Commissario generale per il Belgio. L’obiettivo è richiamare circa un milione di cittadini di origine italiana con una riduzione del 25% sul prezzo del biglietto: <<Oltre ai vantaggi legati all’acquisto anticipato del biglietto, abbiamo voluto dedicare un’attenzione speciale ai nostri connazionali all’estero- ha affermato Galli – Il progetto “Made of Italians nasce proprio per accogliere con promozioni straordinarie per mostre, eventi culturali, biglietti ferroviari e aerei, gli italiani residenti all’estero e tutti i cittadini stranieri di origini italiane che visiteranno Expo Milano 2015>> . Importanti sono le relazioni economiche e turistiche instaurate tra i rappresentanti di Expo 2015 e il Belgio. Durante la giornata incontri e accordi sono stati intrapresi dagli organizzatori di EXPO 2015 con alcuni tra i maggiori operatori turistici per la vendita di biglietti del paese nordico e con l’aeroporto di Charleroi, scalo secondario di Bruxelles, per favorire la promozione dell’evento e potenziare i collegamenti con Milano. Accordi per la vendita dei biglietti sono stati avviati anche con note catene commerciali come Carrefour, Fnac, Thomas Cook. Inoltre sarà possibile acquistare i biglietti tramite una app dal sito(www.expo2015.org ) con promozioni del 20% per chi acquista in anticipo. La app, tramite una mappa interattiva, del sito, invierà durante i sei mesi di esposizione, alert sulle iniziative ed esposizioni in programma in base alla localizzazione e agli interessi del visitatore. Dal Belgio, che avrà un padiglione di 2.717 metri quadri, sono attesi circa 600mila persone. Mentre 6 milioni di biglietti sono già stati venduti in tutto il mondo, ma l’obiettivo è di circa 20 milioni di visitatori. Il turismo italiano dovrebbe beneficiare di circa 5 miliardi di euro. L’Expo 2015 rappresenterà un’opportunità anche lavorativa 60mila , secondo stime della Bocconi e della Camera di Commercio, saranno le persone impiegate direttamente o indirettamente per l’evento. “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, è il tema di Expo 2015 che, con oltre 140 paesi partecipanti, organizzazioni internazionali, della società civile e aziende, cercherà di elaborare possibili soluzioni per assicurare a tutti il diritto a un’alimentazione sufficiente, sana e sicura in grado di garantire al contempo la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della filiera agroalimentare. Ogni partecipante avrà un proprio tema, “il nostro cibo, il nostro mondo – Produrre in modo responsabile consumare in modo intelligente” quello indicato per il Belgio.

Irene Giuntella