Maturità sessuale a 14 anni e quella civile a 18? Questo sembra essere il caso del Belgio, dove il nuovo governo ha deciso di intervenire sulla maggiore età sessuale abbassando il limite da 16 anni a 14. << Attraverso internet i ragazzi si approcciano di più e più rapidamente alla sessualità>> ha commentato a diversi media belgi la sessuologa Pascal De Sutter dell’Universitè Catholique de Louvain. Secondo uno studio condotto nelle Fiandre (http://www.sexpert-vlaanderen.be/ ) un quarto dei ragazzi fiamminghi e un terzo delle ragazze fiamminghe vanno incontro alla loro prima relazione sessuale a quindici anni. La media in generale si attesta intorno ai 17 anni. Il dibattito intanto cresce e ci si domanda se abbassare l’età per il raggiungimento della maturità sessuale non incentiverà i giovani a rapporti precoci? Per Bernard De Vos, delegato generale per i diritti dell’infanzia, che ha rilasciato un’intervista sul media belga Rtbf: <<Io non penso che la legge inciti o meno i giovani a fare sesso. I minori di 16 anni che fanno l’amore non sanno di essere fuorilegge>>. Di parere opposto è lo psichiatra dell’Universitè de Liege Jean-Marie Gauthier secondo cui bisognerebbe lasciare la soglia attuale <<Per me non è affatto una buona idea, i giovani sarebbero più maturi sessualmente ed affettivamente che come cittadini? Si deve permettere al ragazzo di maturare. Secondo le ricerche sociali si è ancora molto naïf a 14 anni, senza dimenticare che l’educazione sessuale nelle scuole non è ben fatta>>.
Mentre la realtà sessuale cambia e i social network e internet rendono più rapidi i tempi, la legge in Belgio, secondo quanto osserva il quotidiano Le Soir, è ancora quella del 1912. A partire dai 16 anni un(a) minore può legalmente avere rapporti sessuali, ma rimane comunque minore civilmente ed è dunque sottomesso all’autorizzazione dei genitori. Al disotto dei 16 anni sono invece proibiti, in quanto illegali, gli atti di carattere sessuale. Dal 2009, con un chiarimento da parte della Corte Costituzionale, si è stabilito che non si tratta di stupro se il minore di 14 anni acconsente volontariamente e coscientemente alla penetrazione sessuale. A seconda delle circostanze, però, l’atto può essere punibile come attentato al pudore e all’integrità sessuale, in ogni caso, con il consenso o meno del minore. Dopo i 16 anni i rapporti sessuali sono autorizzati, ma se sono stati commessi con violenza o minaccia si dovrà parlare di attentato al pudore, la vittima dovrà però provare di non aver acconsentito al rapporto (www.jeminforme.be).
Irene Giuntella